Esito prova di Novembre '07

Se non avessi te

Un dolce peso sullo stomaco.
Non aveva bisogno di aprire gli occhi per sapere che era Ren: il sapore dei suoi baci, le sue carezze, ogni centimetro del suo corpo conosciuto a memoria. E il familiare odore di tabacco. Un odore che non le era mai piaciuto ma che era diventato indispensabile, così come la presenza di Ren da quando si erano ritrovati. Diventava ogni giorno più difficile separarsi da lui al mattino, eppure... Eppure quella sensazione di vuoto in fondo al suo cuore continuava a rimbombare, forte. Una sensazione di inquietudine che però quella sera sembrava affievolirsi, in un abbraccio più rassicurante del solito. Non più baci, non più carezze vogliose, solo una stretta calda e protettiva; allungò una mano per intrecciare le dita ai capelli scuri, ma quello che trovò la costrinse ad aprire gli occhi: - Ya-Yasu?! - Lui non si mosse. Iniziava a ricordare: più di una volta gli aveva chiesto di rimanere a dormire con lei, probabilmente aveva avuto una crisi peggiore del solito e il buon pelatone stavolta aveva ceduto - Sempre a preoccuparti per gli altri, eh? - Rimase ad osservarlo per un po': lui non l'avrebbe mai toccata. Tentata di togliergli gli occhiali scuri - Possibile che se li tenga pure a letto? - iniziò ad immaginare una possibile scena di Yasu a letto con qualcuna, ma lasciò perdere quell'assurda fantasia tornando a chiudere gli occhi per godersi quell'attimo di serenità, forse era la prima volta che al buio, nella solitudine della sua camera poteva provare ad addormentarsi senza paura di non trovare più nessuno al suo risveglio.
Ma la pace durò poco.
Il calore che ora l'avvolgeva era di tutt'altro genere, e partiva dal centro del suo corpo dove qualcuno la stava stimolando con tocchi sapienti della lingua e delle mani. Mani piccole che si muovevano agili come sulle corde di una chitarra. Scattò a sedere scalciando - Ehi Shin che ti prende? Sei impazzito? Shin svegliati! Ti sei forse drogato? due occhi vuoti la fissavano senza vederla, il volto spettrale nella sua mancanza di una qualunque espressione. Stava per avvicinarsi e scuoterlo per le spalle, ma si sentì afferrare per un braccio e riportare giù - Perchè te ne vuoi andare? Io sono pronto a tutto per renderti felice, fosse l'ultima cosa che faccio -
Una promessa sigillata da un bacio ingenuo, il semplice tocco di labbra che si sfiorano cariche dell'incertezza, l'ansia e l'emozione del primo bacio.
- Ma che vi prende a tutti stasera? Nobu! Non sono Hachi! Adesso basta si alzò afferrando i due ragazzi per la testa e spingendoli verso la porta - Se era uno scherzo faceva schifo. Fuori!
Si portò le coperte fin sopra la testa che infilò sotto al cuscino.

Adesso a strapparla dal sonno era di nuovo una sensazione di angoscia.
Filamenti setosi le sfioravano la pelle del seno e del viso - Ma non avevo chiuso a chiave? -
Confuso fra i lunghi capelli neri, ci mise qualche istante prima di riconoscere il volto dell'essere che più odiava al mondo, dopo sua madre: dopo averle strappato le due persone che più amava adesso voleva distruggere anche lei stessa? Provò a ribellarsi ma lo sguardo freddo dell'uomo le impediva qualunque reazione, i polsi bloccati dalla stretta di lui. Rabbia, disprezzo, rancore. Provò a riversargli contro ogni sentimento negativo eppure si sentiva connessa a lui da un qualcosa per cui non riusciva ad odiarlo fino in fondo. Dietro allo sguardo e all'espressione glaciale scorgeva chiari tutti i segni della solitudine. La solitudine atavica e insanabile causata dall'abbandono. La stessa che covava lei.
Chiuse gli occhi per non mostrare le lacrime mentre il respiro si faceva sempre più difficoltoso.

Ansimava, il respiro superficiale, il diaframma ostacolato. Un peso sullo stomaco.
Spalancò gli occhi ancora agitata.
- HACHIKOOOO!!! Quante volte ti ho detto che devi rmanere a dormire nella tua cuccia?! Ogni volta che ti infili nel mio letto non faccio altro che incubi. -
- Mhm... Nana, sei il mio eroe - ancora nel sonno le schioccò un bacio sulla guancia per poi rinascondere il viso sulla spalla dell'amica.

Chiuse gli occhi stringendo a sè colei che le stava accanto.
Solo con Hachi tutte le emozioni del suo cuore trovavano il giusto equilibrio e riuscivano a conviverle dentro senza portarla al limite.
Bastava che pensasse a lei e a quanto fosse importante per ritrovare il coraggio di cui aveva bisogno. Con lei affianco poteva addormentarsi serena, senza paura di non trovare più nessuno al suo risveglio.
Questa volta sul serio.
Chiuse gli occhi stringendo a sè colei che le stava accanto: un sorriso si allargava sul volto di Nana.

Comunque erano tutte di buon livello le ff presentate a mio parere! ^^